Avrebbero abusato di ragazzini di meno di dieci anni, riprendendo le prestazioni sessuali e divulgando le immagini via internet. E per farlo usavano un sistema denominato "deep web", ovvero, rete invisibile.
Con questa accusa, quattro persone sono finite in manette su ordine della Procura di Catania, che ha coordinato le indagini condotte dalla Polizia Postale e delle comunicazioni.
Nell'ambito dell'operazione risultano indagate complessivamente una decina di persone. Le accuse sono, a vario titolo, di produzione, commercio, divulgazione e detenzione di materiale pedopornografico.
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