Sarà emessa intorno alle 17.30 di oggi la sentenza del processo d'appello a carico del senatore Marcello Dell'Utri, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa.
I giudici sono entrati in camera di consiglio questa mattina poco dopo le 10.30 nell'aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo.
Il pg Luigi Patronaggio, al termine della requisitoria, aveva chiesto la pena a 7 anni di carcere.
Secondo l'accusa, Dell'Utri per 30 anni avrebbe avuto rapporti con Cosa nostra. In particolare avrebbe fatto un 'patto' per la protezione dell'ex premier Silvio Berlusconi.
La lunga vicenda giudiziaria di Dell'Utri è iniziata quasi vent'anni fa, nel 1994 con la sua iscrizione nel registro degli indagati. Il 26 novembre del 1996 l'udienza preliminare, quando il gup ha rinviato a giudizio il politico. Il 5 novembre 1997 ha avuto inizio il processo di primo grado, presieduto da Leonardo Guarnotta, che si è concluso a fine 2004 con la condanna di Dell'Utri a 9 anni di carcere. Nel 2006 si è aperto il processo d'appello terminato nel 2010 con una nuova sentenza di condanna, questa volta a 7 anni di carcere. Dell'Utri, secondo i giudici d'appello, è colpevole ma solo per le condotte antecedenti al 1992, anno a partire dal quale non risulterebbero piu' provati, per la corte, i suoi rapporti con la mafia. La sentenza della Cassazione, invece, arrivata il 9 marzo del 2012, ha in parte ribaltato il verdetto. I giudici annullano la sentenza con rinvio. Sono ritenute provate le sue collusioni con Cosa nostra al 1977. Confermata, invece, l'assoluzione per le accuse successive al 1992 per le quali la sentenza è definitiva. Il 18 luglio del 2012 ha avuto inizio il nuovo processo d'appello. E alla fine della requisitoria il pg Patronaggio ha chiesto la conferma della condanna a 7 anni del primo processo d'appello.
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