L'associazione Meter che da anni si occupa di tutela dell'infanzia contro la pedofilia chiude la sua sede nel ragusano. La causa è il taglio dei fondi da parte della Regione, nella seduta dello scorso 22 maggio, in fase di approvazione della tanto discussa tabella H. "Meter - dicono dall'associazione - è una realtà associativa "concreta e visibile" e istituzioni, mondo ecclesiale, enti locali, scuole possono dare testimonianza per l'impegno profuso nella prevenzione, nell'accompagnamento delle vittime di abusi sessuali contro la pedofilia, nella informazione in tutta la provincia iblea. Quello che si è verificato è gravissimo. La regione dovrà assumersi la responsabilità di questo, di aver messo in ginocchio la tutela dell'infanzia. La chiusura della sede da 10 anni operativa a Ragusa è opera loro e non certamente il contrario. Una struttura non vive solo di gratuito servizio volontario, ma anche del sostegno economico con i soldi pubblici dei siciliani onesti. L'indifferenza e il cinismo si evince nella seduta n. 350/P del 22 maggio scorso quando la maggioranza dei politici presenti hanno votato NO a Meter e di conseguenza No alla tutela dell'infanzia in un campo delicatissimo qual è la pedofilia e gli abusi sessuali".
Don Di Noto ha chiesto l'intervento del presidente Napolitano : "Intervenga contro questo attacco politici al cuore di Meter".
L'associazione Meter in Sicilia è presente in 10 città (Ragusa, Modica, Ispica, Noto, Avola (sede nazionale), Aci castello, (CT), Piazza Armerina, Gela, Agira, Palermo, coprendo così ben 7 province e ha esteso la sua operatività anche nel resto dell'Italia (Roma, Lecce, Brindisi, Bergamo, Padova e Milano) e compie un opera sociale di altissimo livello.
Il Gruppo Territoriale ragusano continuerà la sua presenza nel capoluogo ibleo a servizio e nella tutela dei bambini così come ha fatto per 10 anni. Il 5 giugno alle ore 19,00 a piazza S. giovanni, si terrà un'asseblea pubblica all'aperto. Sono invitati i volontari, gli amici, i sostenitori.
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