L'ex procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, a Palermo per la prima volta come presidente del Senato. Invitato dal presidente della Regione dopo la polemica per le parole dell'ormai ex assessore Franco Battiato, Grasso è stato accolto da un lungo applauso.
"Ritorno nella mia Sicilia - ha scritto Grasso sul libro d'onore della Regione (nella foto in basso) - per la prima volta da presidente del Senato e ho voluto come primo atto rendere omaggio al presidente della Regione della Regione Siciliana Rosario Crocetta, abbracciandolo come rappresentante di tutti i siciliani che non ho mai dimenticato e non dimenticherò mai, pur avendomi le mie varie funzioni portato spesso fuori dalla mia terra. Sappiano tutti i siciliani che sono orgoglioso di essere siciliano e italiano".
Crocetta ha donato al presidente del Senato una copia dello Statuto e un crocifisso realizzato con il legno dei barconi degli immigrati che sono approdati a Lampedusa un anno fa. "Rappresenta la sofferenza dei siciliani e dei popoli poveri – ha spiegato - viviamo in una fase difficile, condividere questa sofferenza è un segnale importante".
"Non sono mai andato via da questa terra, che non dimentico e non dimenticherò mai – ha detto Grasso parlando ai giornalisti – anche se la mia professione e le mie diverse funzioni mi hanno portato a lavorare lontano da qui. Per questo ho accettato subito l'invito del presidente Crocetta. Questa è la mia prima visita in Sicilia come presidente del Senato e appena arrivato ho voluto incontrare chi rappresenta tutti i siciliani".
"L'abbraccio con Crocetta – ha spiegato – è stato idealmente con tutti i siciliani. Quei siciliani che non potrò mai trascurare".
"Vorrei - ha ribadito Grasso parlando del suo nuovo ruolo - che il Senato fosse una casa di vetro. C'è una legge statale - ha proseguito - che impone la trasparenza e io ho esordito dicendo che vorrei che il Senato fosse una casa di vetro: occorre attuare le norme che impongono che tutti, non solo a livello nazionale, debbano inserire in un sito informatico i propri curricula, le prebende e gli incarichi, tutto ciò che può servire a rendere trasparente la funzione legislativa. Il Senato non l'ha attuata ancora e io penso di attuarla al più presto".
Secondo Grasso: "C'è affinità tra la Sicilia e il Senato perchè si prevede che tutte le indennità dell'Assemblea siciliana siano commisurate a quelle del Senato. Occore però far valere questa corrispondenza anche sulle norme che impongono la trasparenza sugli incarichi e sulle prebende. La Regione dovrà seguire questa strada. Bisogna isolare - ha aggiunto Grasso - chi non è stato corretto e che dà un immagine negativa, per giustizia dei tanti che fanno il loro dovere. Desidero che oggi sia l'inizio di una unità di intenti tra la Sicilia e il Senato".
Grasso ha poi fatto riferimento all'importanza della Costituzione e dello Statuto Siciliano nella lotta alla criminalità organizzata: "La Costituzione è la prima legge antimafia, visto che vuole eliminare le diseguaglianze - ha detto -, perché la mafia priva i cittadini della loro libertà di esprimersi nel lavoro, nelle opinioni e frena lo sviluppo. Insieme, Statuto siciliano e Costituzione possono rappresentare le linee guida in questo senso. Ma c'è bisogno anche dei cittadini che possano aiutare le istituzioni che lo meritano a cercare la pace sociale".
Nessun commento in merito ai possibili scenari aperti con le nuove consultazioni per la formazione dell'esecutivo.
Grasso si è limitato a sottolineare la necessità per il Paese di avere "un Governo al più presto perchè nonostante tutti gli sforzi da presidente del Senato di far partire anche l'attività legislativa del Senato mi sono trovato bloccato dalle regole per le istituzioni delle stesse commissioni del Senato. Siccome qualcuno continua a dire che si può andare avanti senza un Governo, io vi posso dire che ci ho provato, ma nel momento in cui alcune commissioni si devono istituire tenendo presente anche della maggioranza e dell'opposizione non avendo ancora questo dato, che verrebbe da un governo di coalizione, è impossibile fare partire attività delle commissione permanenti".
Ha invece preferito non tornare sulla polemica con il giornalista Marco Travaglio. "Ho già replicato – ha sottolineato – e chiunque può rivedere il filmato con ciò che ho detto. Non aprirò più bocca su questi temi, saranno i cittadini a farsi un'idea e dare un loro giudizio. Giudizio che accetterò, qualsiasi esso sia. Chiuso, sono il presidente del Senato".
E quando a voler prendere la parola in sua difesa è il governatore, lo stesso Grasso si limita a un "no, grazie...alimenteremmo solo la polemica".
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