Anche il neo sottosegretario alla Giustizia, Giuseppe Beretta, si congratula con la Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania per l'operazione condotta a termine, proprio in queste ore, e denominata deep web: "Ancora una volta – afferma Beretta – la Polizia di Catania scopre un orribile crimine a danno dei bambini. Complimenti per il loro incessante lavoro anti pedofilia".
Un terreno ancora troppo impervio quello della pedofilia su internet che in Italia, soprattutto sta assumendo dimensioni impensabili. Secondo i dati diffusi dall'Osservatorio Internazionale di Telefono Arcobaleno, si è evidenziato che sono sempre più piccoli i bambini che cadono nella rete della pedofilia online, addirittura il 40% ha meno di 5 anni. Inoltre, proprio la Polizia Postale e Comunicazioni ha rilevato che soltanto nel 2012 sono stati 78 gli arresti effettuati per pedofilia online, con 335 denunce, 30.204 siti monitorati, 412 perquisizioni effettuate e 461 siti web pedopornografici inseriti nella «black list». Una piaga preoccupante che dimostra come il mondo di internet debba essere utilizzato dai bambini sempre con "l'ausilio" ed il supporto degli adulti.
Sempre secondo gli studi dell'osservatorio, peraltro, l'Italia è tra i primi paesi al mondo per numero di richieste di materiale pornografico, tanto che proprio in questo settore si sono delineate diverse tipologie di pedofili condannate da una normativa che si è dovuta evolvere con la trasformazione del reato stesso. La pornografica minorile è infatti sanzionata dall'art. 600 TER del codice penale che focalizza il suo intervento su una pluralità di piani che vanno dalla realizzazione del materiale pornografica, passando per la diffusione e la promozione, fino ad arrivare alla semplice detenzione. Nel disegno di legge recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri si propone, peraltro, di sostituire il termine "sfruttamento" con quello di "utilizzazione", questo allo scopo di ampliare la portata dell'illecito a tutte le condotte coinvolgenti il minore nella realizzazione di materiale. Lo sfruttamento dovrebbe concretizzarsi, per il legislatore, nella realizzazione di esibizioni o nella produzione di materiale.
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