Padre Pino Puglisi è stato proclamato beato.
A leggere la lettera apostolica, in latino, dall'altare allestito al Foro italico di Palermo, è stato il cardinale Salvatore De Giorgi, rappresentate del Pontefice.
"Accogliendo la domanda del nostro venerabile fratello - recita la lettera - il cardinale di Santa Romana Chiesa, e di molti altri fratelli vescovi e di moltissimi fedeli, ricevuto il parere della congregazione per le cause dei Santi, con la nostra autorità apostolica, concediamo che il venerabile Servo di Dio Giuseppe Puglisi, presbitero diocesano, martire, pastore secondo il cuore di Cristo, insigne testimone del suo regno di giustizia e pace, seminatore evangelico di perdono e riconciliazione, sia d'ora in poi chiamato Beato e che si possa celebrare la sua festa ogni anno il 21 ottobre, nei luoghi e nei modi stabiliti dal diritto".
Ad ascoltare queste parole oltre centomila fedeli, che si sono ritrovati al Foro Italico per la cerimonia.
Provengono da ogni parte della Sicilia e dell'Italia, sono sacerdoti, famiglie, soprattutto giovani a cui il prete ucciso dalla mafia il 15 settembre del 1993 ha dedicato gran parte del suo ministero. E c'è Brancaccio, il quartiere di Palermo dove si è consumato il martirio di don Pino.
Il postulatore della causa di beatificazione monsignore Vincenzo Bertolone, commosso, ha raccontata la storia di don Pino e le motivazioni decreto di beatificazione per il maritrio 'in odium fidei'. "Quel giorno dell'omicidio Palermo pianse, oggi è nella gioia perchè da quel sangue è nato un popolo nuovo", ha detto monsignor Bertolone.
La celebrazione è presieduta dall'arcivescovo cardinale Paolo Romeo, mentre il rito della beatificazione è presieduto dal cardinale Salvatore De Giorgi, delegato da Papa Francesco.
"Il martirio di Padre Puglisi richiama l'educazione delle coscienze - ha ribadito il cardinale Romeo prima della messa - e la Chiesa deve essere in prima linea. La Chiesa è felice, deve esserlo tutta la comunità".
Alla celebrazione eucaristica prendono parte 40 Vescovi, 750 presbiteri e 70 diaconi, 250 i giornalisti accreditati. Tra le autorità annunciate Piero Grasso, presidente del Senato, il ministro dell'Interno Angelino Alfano, il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, Giampiero D'Alia, ministro per la Pubblica amministrazione, Sergio Mattarella, giudice costituzionale, Alessandro Marangoni, capo della Polizia facente funzioni, Rosario Crocetta, presidente della Regione Siciliana, Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, e il sindaco di Godrano fra i tanti dei Comuni dell'arcidiocesi.