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Agenzia di Stampa Italpress
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Orlando VS Di Pietro, ecco il documento del dissenso con i firmatari

ECCO IL MANIFESTO DEL SISSENSO E I FIRMATARI. Orlando: "IDV, il tema non è spaccare o fare minoranze, ma è una questione di Coerenza e Democrazia, valori imprescindibili" 

"La gravissima crisi finanziaria, che si intreccia con una drammatica crisi economica, etica e culturale del Paese, impone scelte chiare. La palude del qualunquismo e delle caste sta soffocando diritti e meriti e ignorando bisogni e progetti di futuro.

In questo contesto, l'attuale sistema dei partiti, pur insostituibili strumenti di governo democratico previsti dalla Costituzione, appare incapace di essere cinghia di trasmissione, ascolto, partecipazione,anche a causa della mancata attuazione dell'art.49 della Carta Costituzionale, e si presenta come sistema autoreferenziale.

Anche Italia dei Valori e' ormai incapace di un qualsivoglia cenno di reazione, distante dai problemi e sempre più prigioniera di una classe dirigente autoreferenziale e lontana dalle importanti esperienze del passato e dai consensi di cittadine e cittadini.

Un congresso a fine giugno, costruito su tessere, anche raccolte a pacchetti e spedite dal loro "titolare" con versamento cumulativo, costituisce un' istigazione a costruire correnti, a perpetrare un sistema di falsi tesserati, che votano ai congressi, ma non partecipano alla vita democratica del partito e per questo incapaci di rappresentarne le proposte sui territori.

Non e' questo che serve a Italia dei Valori, un'esperienza che ha evocato e portato in piazza e nelle sedi istituzionali la legalità dei diritti, i valori costituzionali,ma che da tempo ormai e' percorsa da una gravissima crisi di credibilità e di consenso.

Alcuni di noi avevano proposto di fare di Italia dei Valori un seme per proseguire l'impegno con una scelta di discontinuità che evidenziasse, attraverso lo scioglimento e il rinnovo anticipato degli organi di partito attraverso primarie nazionali, la gravita' e la consapevolezza della crisi.Primarie che eleggessero non una carica, ma una assemblea di almeno 50 persone, senza tessere e correnti.

Primarie per dare legittimità democratica ad una gestione collegiale senza scorciatoie di investiture per acclamazione.

Tale proposta, organicamente elaborata, aveva trovato consenso ed era stata approvata dall'Ufficio di presidenza all'unanimità in quasi tutti i passaggi e a larghissima maggioranza in altri. Si è altresì deciso, doverosamente, di acquisire il parere dell'Esecutivo nazionale di Italia dei Valori. Sembrava che si potesse, così, evitare la condanna alla sterilità ed all'irrilevanza.

La riunione dell' esecutivo però è diventata un ibrido, un momento assembleare ma non assemblea di tutti.

Tanti di noi hanno dichiarato, per protesta e dissenso, che non avrebbero partecipato e la così detta riunione, del così detto Esecutivo nazionale, ha registrato la presenza di circa 250 persone e il rifiuto a partecipare di tanti, invitati personalmente dagli organizzatori, che pensavano di raggiungere un numero ben maggiore di presenze .

Dopo quella riunione si sta procedendo alla convocazione dell'Ufficio di presidenza e dell'Esecutivo nazionale, ai quali chi di noi ne hanno diritto, non parteciperanno ne' daranno copertura politica.

Non intendiamo partecipare perché siamo convinti come sia del tutto dannoso, oltre che irrituale, organizzare a fine giugno un anacronistico Congresso sulla base di un Regolamento sin troppo scopertamente inadeguato e non servirà al rilancio di una proposta politica ancora attuale.

Riteniamo che serva invece promuovere, in continuità proprio con i Valori fondativi di Italia dei Valori ed ai quali abbiamo dato il nostro contributo, un'esperienza politica democratica per la protezione, la salvaguardia e la legalità dei Diritti, della Costituzione e della Pace; il riconoscimento di meriti e bisogni, la promozione dell'autonomia creativa dell'individuo; il superamento della crisi finanziaria-etica-culturale attraverso lo sviluppo di un benessere equo e sostenibile; il rispetto e la tutela dell'ambiente; una vera riforma federale dell'Europa e dell'Italia che imponga un ripensamento del sistema dei poteri locali e richieda pertanto riforme forti e concrete, che non sommino spese centrali a spese locali, ma che realizzino un'Europa dei cittadini, un federalismo delle responsabilità e delle diversità.

Tale esperienza politica deve avere come suo obiettivo, senza scampoli di indulgenza ne' isterici frazionismi, ma con grande convinzione, il contribuire (sul modello del Partito Democratico USA) all'unità delle presenze e dei soggetti politici riformisti e alternativi alla destra dei privilegi e delle impunità, dell'Europa della speculazione finanziaria, delle Banche, degli egoismi e delle individualità.

Tale esperienza dovrà svilupparsi con primarie vere, proporre una nuova forma e un nuovo modello di Partito, essere aperta al contributo di quanti non si rassegnano a subire la drammatica crisi politica, economica-culturale-etica.

La scelta di campo dovrà essere tanto la partecipazione tramite web, quanto la promozione di reti di partecipazione che coinvolgano cittadine e cittadini, associazionismo, volontariato, mondi vitali, realtà giovanili, organizzazioni della società, amministratori e rappresentanti delle Istituzioni".

 

Ecco i firmatari del documento ed altri se ne stanno aggiungendo

Orlando Leoluca, Belisario Felice, Costantini Carlo, Allegrino Antonella, Biagi Riccardo, Bigerna Marcello, Bugnano Patrizia, Buquicchio Andrea, Caforio Giuseppe, Capasso Elpidio, D'Alessandro Cesare, De Masi Emilio, D'Uffizi Alessandro, Falomi Antonello, Giambrone Fabio, Giorgi Andrea, Maurizio Pio, Rodano Giulia, Rossi Aviano, Sbriglio Giuseppe, Tallarico Mimmo, Zecca Stelvio