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Revocato l'incarico a Battiato e Zichichi. Il perchè e le reazioni

  

Il cantautore Franco Battiato e l'astrofisico Antonio Zichichi sono fuori dalla Giunta regionale siciliana. La decisione del governatore Rosario Crocetta si è appresa da pochi minuti.

"Il Presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta - si legge nella nota ufficiale di Palazzo d'Orleans - ha preso atto della disponibilità degli assessori Battiato e Zichichi di rinunciare al loro mandato presso il governo della Regione siciliana e ha revocato, a partire dalla data odierna, l'incarico assessoriale ai medesimi".

Battiato aveva la delega al Turismo, mentre Zichichi quella ai Beni culturali. Di questi settori momentaneamente si occuperà il governatore in prima persona, fino a quando non procederà con la nomina dei due nuovi assessori.

Un cambio che arriva dopo la feroce polemica per le dichiarazioni fatte ieri al Parlamento Europeo dal cantautore sulla presenza di "troie in Parlamento". Parole forti, che avevano portato a una valanga di critiche da parte di tutti gli schieramenti.
Quanto a Zichichi sembra invece ci fossero problemi di dialogo. "Di Zichichi - dice Crocetta all'agenzia Ansa - non se ne poteva più, bisognava lavorare e invece lui parlava di raggi cosmici. Forse, sarebbe stato meglio utilizzarlo come esperto". 

"Ringrazio vivamente Crocetta - le prime parole di Zichichi - per avermi liberato dall'impegno che mi aveva chiesto di prendere affinchè in Sicilia si potesse voltare pagina. In tre mesi di intenso lavoro ho fatto dodici progetti la cui realizzazione avrebbe - per la prima volta nella storia della Sicilia post-guerra - portato un serio contributo per voltare pagina. La verità sta nel fatto che sono venute fuori profonde divergenze culturali. Di queste profonde divergenze culturali io sono orgoglioso in quanto sono queste profonde divergenze culturali l'unica strada affinchè la Sicilia possa voltare pagina. Purtroppo Crocetta ha deciso di non provare nemmeno"-
 
"Io sono molto rivoluzionario – sottolinea Crocetta -, ma l'essere rivoluzionario non significa stare contro le istituzioni. Significa rinnovarle, cambiarle. E' una delle cose che ho fatto con maggior dolore. Battiato è stato per me un mito musicale - ha aggiunto - Siamo amici, ma non posso accettare quel linguaggio. Sono rimasto di gelo" .

LE REAZIONI

Il primo commento ufficiale è quello di Concetta Raia, deputato regionale del Pd.
"Lo spirito di cambiamento  che caratterizza la giunta Crocetta - dice - non poteva sostenere il peso delle dichiarazioni volgari e fuori luogo i del maestro Battiato. Il presidente della Regione dimostra ancora una volta di avere a cuore le istituzioni e la dignità delle donne. La Sicilia ha bisogno di  rappresentanti che  non ci mettano in cattiva luce e che lavorino per il rilancio della nostra regione Cambiamento non vuol dire mancanza di rispetto – conclude - quanto piuttosto l'avvio di un percorso di riforme che possa  condurci fuori dalla crisi che stiamo vivendo".

"Pieno sostegno" alle decisioni assunte da Crocetta, arriva dal segretario dell'Udc siciliana, Gianpiero D'Alia. "Il presidente Crocetta - afferma- è intervenuto in maniera accorta e dimostrando di avere a cuore il futuro della Sicilia che deve essere governata in maniera autorevole e con un impegno quotidiano. Ci attendono scadenze fondamentali per il destino della nostra Isola ed è quindi fondamentale che il governo regionale sia unito e la maggioranza che lo sostiene coesa".

Per la senatrice Simona Vicari, commissario provinciale del Pdl a Palermo, "Non è mai troppo tardi per capire di avere sbagliato e finalmente Crocetta con la revoca degli incarichi di assessore a Battiato e Zichichi ci dà ragione ed è d'accordo con noi. Infatti come avevamo detto al momento dell'annuncio dei due assessori la Sicilia non è 'l'isola famosi' e non può essere governata soltanto con colpi ad effetto e trovate da audience televisivo. D'altra parte però non possiamo non evidenziare che queste due uscite di scena certificano il personale fallimento del presidente Crocetta e della sua stessa Giunta, visto che proprio su Battiato e Zichichi aveva investito tanto. Adesso l'uscita dei due assessori consente di scoprire che il re è nudo e che la 'rivoluzione' di Crocetta altro non è che una presa in giro di cui i siciliani stanno pagando un prezzo altissimo".

"Penso – dice il presidente della Camera, Laura Boldrini- che quanto sia accaduto ieri sia stato veramente oltraggioso: la scelta del governatore Crocetta è una misura condivisibile''.

Esprime "soddisfazione per la decisione di Crocetta" il deputato regionale Nello Musumeci. "Peccato – sottolinea - che lo abbia fatto soltanto adesso che i due erano diventati ingrombranti per le tante farneticazioni e inaccettabili gaffe e per l'assoluto vuoto di iniziative".

Per la senatrice Pdl Alessandra Mussolini ''L'iniziativa di Crocetta sia il minimo che poteva fare. Battiato tornerà nell'oblio dal quale lo aveva fatto riemergere inopinatamente il presidente della Regione Sicilia nel nome degli effetti speciali ad ogni costo".

Sulla stessa linea la deputata Pdl Gabriella Giammanco. "Dopo le indecenti parole di Battiato sulle donne in Parlamento – commenta -la

''Crocetta – secondo l'ex presidente dell'Ars Francesco Cascio - conferma quanto abbiamo sempre sostenuto: l'inadeguatezza delle sue scelte e la fragilità del suo governo".

 

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