Le risorse energetiche siciliane si adeguano all'addendum dell'accordo sancito nel 2011 tra Eni e Regione Sicilia. Il protocollo di intesa infatti subisce delle modifiche in virtù di alcune aggiunte spalmate tra il 2012 e il 2015. L'obiettivo è quello di versare circa 400 mlioni nelle casse della regione in 10 anni. Il protocollo di intesa tra Regione siciliana ed Eni prevede lo sviluppo di due giacementi nel canale di Sicilia, l'ottimizzazione della produzione nel gelese e anche la creazione di un nuovo giacimento sempre nel Canale di Sicilia. Sodisfatto Lombardo perchè l'accordo porterà risultanze positive per l'Isola che si è posta sempre cn un atteggiamneto di "prostrazione"nei confronti dei petrolieri esaltando invece oggi la progressiva autonomia della regione.
È un 'Addendum' che prevede investimenti, lavoro e iniziative che l'Eni porta avanti - ha detto Lombardo -. Prevede anche un aumento del nostro gettito tributario, che non guasta per la casse della Regione e, tra le altre cose, l'abbattimento per 70 mila tonnellate all'anno di emissione di anidride carbonica. Credo che siano traguardi molto importanti che si iscrivono a pieno titolo allo spirito di collaborazione esistente tra Regione ed Eni". Buone notizie anche per l'area di Priolo. I vertici di Eni Polimeri Europa hanno presentato a Lombardo un piano di riconversione – primo al mondo per i fondi stanziati dall 'ente – del "vecchio" petrolitene considerato obsoleto, con derivati del petrolio più competititvi e redditizi.