"Nell'inchiesta sulla trattativa Stato-mafia abbiamo incontrato tante resistenze politico-istituzionali, resistenze che continuano ancora''. A dirlo è il pm Nino Di Matteo nella requisitoria del processo per favoreggiamento alla mafia agli ex ufficiali del Ros dei carabinieri Mario Mori e Mauro Obinu.
In aula anche il procuratore capo di Palermo Francesco Messineo e il procuratore aggiunto Vittorio Teresi.
Il processo si intreccia con l'inchiesta sulla trattativa: secondo l'accusa i due imputati non avrebbero catturato il boss Bernardo Provenzano, nel 1995, nonostante le dritte di un confidente, proprio in nome del patto che parte delle istituzioni avrebbero stretto con la mafia.
Un passaggio della lunga requisitoria è invece stata incentrata sulla figura di Massimo Ciancimino che, secondo le tesi dell'accusa, fu il tramite tra suo padre, l'ex sindaco mafioso di Palermo Vito, e uomini del Ros. Per Di Matteo Ciancimino è "un personaggio controverso" ma "non si deve svalutare il suo contributo quando le dichiarazioni siano confortate da altri e convergenti elementi di prova".