Tre palermitani in trasferta nella costa calabra, a pesca di ricci di mare per fini commerciali, rimangono nelle maglie della rete della Guardia di Finanza.
I pescatori di frodo erano stati notati al villaggio di Torre Faro, a Messina. Una volta fermati i sospetti, i finanzieri hanno sequestrato loro l'enorme quantitativo di 16 mila ricci e li hanno segnalati all'autorità marittima.
Ai pescatori è stata combinata una sanzione per complessivi 12 mila euro e sono state sequestrate loro le attrezzature subacquee.
Tutti i ricci sono stati rilasciati in mare. Il continuo depauperamento dei nostri fondali, una volta ricchissimi di ricci, ha fatto sì che gli stessi pescatori di frodo si spingano adesso fino in Calabria o in Sardegna per pescarli e poi rivenderli.
E' bene ricordare come la normativa comunitaria e nazionale preveda per un pescatore professionale di ricci un massimo quantificato in mille catture giornaliere, mentre per un pescatore sportivo le catture disponibili al giorno sono cinquanta.