Ignazio Cutrò, simbolo, vero, della lotta alla mafia, della voglia di riscatto e di giustizia, non molla. E si sfoga davanti alle telecamere di Palermo Report.
E' arrabbiato, tanto. E' triste perché la sua famiglia è dovuta scappare. Proprio così, questa mattina è andata via perché sua moglie e i suoi figli non sono protetti adeguatamente e dunque in pericolo. Quindici minuti di intervista, senza alcun taglio, perché le sue parole sono il miglior esempio che ogni siciliano onesto e lavoratore possa avere . In cui ci ha raccontato cosa sta succedendo nelle ultime settimane, il suo senso di impotenza. La paura. Ma al contempo la voglia di continuare a lottare a testa alta.
Ignazio Cutrò, per chi ancora non lo conoscesse, è un imprenditore di Bivona, è l'imprenditore che ha denunciato i suoi estorsori nel processo "Face off", processo che si è concluso con pesanti pene per la cosca mafiosa della Bassa Quisquina. Da allora il testimone di giustizia Cutrò, vive sotto scorta. E spesso si è trovato spalla a spalla con altri imprenditori coraggiosi che hanno deciso di denunciare, come Valeria Grasso, l'imprenditrice palermitana, che indicando i suoi aguzzini, esponenti del clan Madonia, ha inferto un durissimo colpo alla cosca.
Finalmente a luglio l'imprenditore ha ricominciato a lavorare, ma le cose non vanno bene. E lancia un appello, forte, attraverso le nostre telecamere.