La città sta lentamente tornando alla normalità, dopo giorni di slalom forzato tra cumuli di rifiuti. In alcune zone la spazzatura è ancora protagonista indiscussa, mentre altri quartieri vengono "liberati".
Secondo quanto reso noto dall'amministrazione comunale in questi giorni vengono impiegati – tra Amia, Amg, Amap e Coime – 12 mezzi pesanti. E si procede con un ritmo di raccolta di circa 1000/1.100 tonnellate al giorno.
Da un lato si procede alla raccolta e allo smaltimento dell'arretrato, dall'altro però si cerca di capire come agire in chiave futura. A preoccupare infatti, non è solo la situazione finanziaria dell'Amia e la sorte dei lavoratori, ma anche la situazione della discarica di Bellolampo, che si avvia all'esaurimento.
Ieri il sindaco Leoluca Orlando ha presieduto una riunione tecnica per valutare gli interventi da mettere in atto. Presente anche l'assessore alla Vivibilità Giuseppe Barbera. Per ridurre il quantitativo di rifiuti trasportato quotidianamente a Bellolampo, saranno riattivati immediatamente i biotrituratori di proprietà del Comune e dell'Amia, con cui sarà trattato tutto il materiale organico compatibile che sarà quindi trasferito agli impianti di compostaggio e non alla discarica.
L'amministrazione ha deciso di agire anche sui mercati, "i cui concessionari dovranno procedere con effetto immediato alla differenziazione quotidiana dei rifiuti, in particolare quelli organici, secchi e umidi". "Si è dato incarico alla Polizia municipale - precisa una nota del Comune - di impedire gli abusi".
"Nel 2000 – dice Orlande - con l'ultimo bilancio di cui mi ritengo responsabile, l'Amia aveva un utile annuo di 6.722.000 euro ed un patrimonio attivo di oltre 45 milioni di euro. Nel 2009, con l'ultimo bilancio di cui è stato responsabile il sindaco Cammarata, l'Amia aveva una perdita annua di 181.314.361 ed un patrimonio negativo di circa 45 milioni di euro. Oggi, dopo tre anni di gestione commissariale con Commissari pagati a 500 euro al giorno, le perdite annue sono di circa 30 milioni annui".
"Qualora ci fossero stati dubbi sul fatto che l'Amia è un'azienda di fatto fallita – prosegue il primo cittadino - serve ricordare che i giudici del Tribunale Fallimentare, opportunamente e inevitabilmente, non hanno ritenuto di disporre l'acquisizione di ulteriori elementi istruttori per valutare la situazione. Noi oggi abbiamo messo in campo tutto quanto necessario perché la città abbia i servizi di pulizia ed igiene di cui ha bisogno e a cui ha diritto e siamo pronti a farlo subito se ci sarà data la responsabilità di farlo. Chiunque faccia proposte alternative o 'dimentichi' di citare i fattii nequivocabili espressi dai numeri, vuole solo perdere tempo e danneggiare la città di Palermo".
Leggi le altre news: www.palermoreport.it