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''La serie B non è l'inferno''

zamparini--346x212''La Serie B non è l'inferno". Il giorno dopo la retrocessione del suo Palermo nella serie cadetta, il patron rosanero Maurizio Zamparini guarda al futuro con fiducia.

''Non credo che la retrocessione sarà un dramma - dice a Radio Anch'Io Sport - bisogna anche badare al bilancio. Purtroppo il calcio non è sostenuto nel nostro Paese ma io sto già programmando la nuova annata, cominciando con una spalmatura degli stipendi più alti. Comunque la società investirà ancora e non credo che la retrocessione sarà un dramma. Anzi, può anche darsi che diventi un bene risorgere dalla B. Nove anni di Serie A mi avevano seduto, ci era mancato lo spirito di combattimento, risorgere dalla Serie B ci farà bene".

Zamparini è consapevole delle difficoltà, ma al termine della stagione non può che fare mea culpa: "Stavo costruendo un nuovo ciclo con Sannino e Perinetti, poi ho commesso l'errore più grande da quando sono nel calcio dovuto alla mia stima per un allenatore come Gasperini che avevo cercato già quando è andato all'Inter e che pensavo potesse essere un nuovo Guidolin, che ci portò in serie A dopo aver sostituito Baldini".

"Quel precedente - spiega Zamparini -  mi ha fatto fare un errore di valutazione, l'organico costruito con Sannino e Perinetti non si è ritrovato e da lì è cominciata un'annata disgraziata, con errori arbitrali tutti contro e otto partite compromesse all'ultimo minuto. Facciamo ora tesoro degli errori commessi e ripartiamo, sicuri di fare bene e risalire. C'è la frustrazione di una sconfitta bruciante e avvilente, dopo la gioia data ai palermitani mi dispiace dare questa tristezza". Ma niente drammi. "La serie B non è un inferno - garantisce - la squadra va rifatta, forte, ma badando al bilancio, il telaio della squadra rimarrà quello di quest'anno con gli innesti che dobbiamo fare".

Un accenno anche al futuro di Ilicic. "Non lo so – dice - se andrà alla Roma, abbiamo 2-3 richieste dall'Italia per il giocatore e la più decisa non è della Roma. Sabatini (il direttore sportivo giallorosso, ndr) mi dice sempre 'non abbiamo soldi ma non è vero''.

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