Il Comune e l'Università di Palermo hanno raggiunto un'intesa verso l'applicazione del "Format di consolidamento, sostenibilità e sviluppo", per la creazione di un organo che si occuperà del consolidamento statico e della sicurezza degli immobili cittadini, di massima attualità dopo il crollo di via Bagolino con la morte sotto le macerie di quattro persone. L'obiettivo che Amministrazione e ateneo si prefiggono è la riqualificazione urbana e sociale, con effetti anche a livello occupazione ed economico, tramite il rilancio dell'edilizia e l'utilizzo del bacino di precari comunali per gli interventi di messa in sicurezza e riqualificazione edilizia.
Il protocollo d'intesa prende le mosse dal "Progetto Campus Urbano. Le case eco-intelligenti", messo a punto dai ricercatori universitari del Cirias; la costruzione di dieci unità abitative eco intelligenti, in via Solarino, realizzate secondo le più innovative tecniche di bio-edilizia e domotica. Un progetto già premiato dall'Agenzia Italia degli Innovatori.
"Oggi si istituisce un tavolo permanente – ha detto il presidente di sala delle Lapidi Totò Orlando – che porterà, nel giro di 30-40 giorni al massimo, alla creazione di un protocollo tra Comune, Università, ma penso anche a Genio Civile, Protezione Civile regionale, Coime, gli Ordini professionali, e di tutti quei soggetti pubblici e privati che vorranno mettere a disposizione le proprie competenze in materia di sicurezza degli immobili".
All'incontro erano presenti, oltre ad Orlando e ai presidenti delle sette commissioni consiliari, Nino Galante, responsabile economico di Campus Urbano, Salvatore Barbaro, direttore del Cirias, Mario Di Paola, direttore Cidis. "L'applicazione di questo nuovo modello rilancerebbe in chiave sostenibile l'edilizia, che è da sempre stata motore dell'economica di un territorio, ora in stallo – spiega Galante - Si potrebbero produrre 100mila posti di lavoro nell'immediato con un aumento futuro".
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