La mala sanità non è solo di struttura o fatta di errori commessi dai medici, i costi e gli sprechi passano anche dalla condotta di semplici impiegati e operatori sanitari. Emblematico il caso di un infermiere della rianimazione dell'ospedale Civico di Palermo, Angelo lo Giudice, a cui è arrivata una condanna a due anni e quattro mesi per aver trafugato materiale ospedaliero e farmaci. Da antiinfiammatori e antidolorifici a garze, sondini, bisturi, fili di sutura per finire con alcune bombole d'ossigeno. La vicenda nasce da un semplice controllo stradale effettuato da una pattuglia di carabinieri che avrebbero subito notato la macchina piena di strano materiale medico. Alla richiesta di spiegazioni, l'infermiere avrebbe reagito, non con una qualsiasi scusa, ma tentando di corrompere i militari offendo loro dei soldi “ per chiudere un occhio”. Dopo la denuncia scatto anche la perquisizione che porto alla luce un vero e proprio deposito di materiale sanitario sia nella casa palermitana che in quella agrigentina dell'uomo. L'ospedale Civico si è costituito parte civile nel procedimento.