Di seguito riportiamo il testo della lettera di autoconvocazione per il giorno 30 aprile, in via Bentivegna - sede del Pd - alle ore 15,30.
A Tutte le Iscritte ed Iscritti del Partito Democratico della Provincia di Palermo
e p.c. Al Segretario Provinciale
- Al Segretario Regionale
Care e Cari iscritti
con molta umiltà e senso di responsabilità sentiamo il bisogno di aprire una diversa e nuova fase nella politica e nella vita del nostro Paese.
E' indubbio che le vicissitudini delle ultime ore avranno un peso rilevante nella prospettiva e nel futuro del PD. Le responsabili dimissioni del Segretario Bersani e quella della Presidente Bindi, seppur dettate da motivi e valutazioni diverse, sono la chiara manifestazione dell'impossibilità/incapacità, da parte dei gruppi dirigenti attuali di rappresentare unitariamente la volontà dei numerosi settori della società che hanno come punto di riferimento il PD. Purtroppo analoga sensibilità sembra che ci sia soltanto in alcuni Circoli i cui Segretari/Segreterie si stanno autosospendendo.
In questo contesto il PD e la sinistra siciliana e palermitana sembrano in catalessi. Nessuna idea o proposta, nessuna capacità di incidere sulle scelte nazionali e sul governo regionale. E ciò nonostante sia la prima volta nella storia della Sicilia che il Centro Sinistra vince le elezioni!
La stessa Città di Palermo - che ha deciso di affidarsi al passato scegliendo Orlando Sindaco - sembra spegnersi ogni giorno in un comatoso vuoto di idee e di futuro.
Ancora una volta siamo chiamati ad essere artefici del nostro futuro ed il prossimo congresso è probabilmente l'ultima occasione che ha questo PD per dimostrare che la sua essenza di forza riformatrice – nella più ampia accezione inclusiva delle culture socialiste e cattoliche – è l'unica che può portare fuori dalla crisi il nostro Paese garantendo processi democratici.
Il PD è una forza di sinistra che ancora deve maturare una coerente cultura politica su cui fondare la sua specifica identità ideale. Ed è proprio la mancanza di "identità ideale" che rischia di disperdere la grande ricchezza rappresentata dalla pluralità delle culture presenti.
Dobbiamo avere il coraggio di aprire un aperto confronto tra gli iscritti e con la gente per elaborare e dare soluzioni ai difficili problemi che il Paese intero sta vivendo. E per far ciò è necessario ripristinare regole democratiche di funzionamento degli organi direttivi a qualunque livello, assicurando il massimo pluralismo nel dibattito interno. Ma deve essere chiaro a tutti che, una volta adottata democraticamente qualunque decisione, essa va sostenuta in modo assolutamente unitario.
Crediamo che il risultato elettorale abbia definitivamente sancito la fine del Partito degli Eletti e del suo radicamento perverso nelle istituzioni. Dobbiamo superare l'incapacità dei Gruppi Dirigenti di ogni livello territoriale del PD che non hanno voluto e/o saputo cogliere il "grido d'aiuto e la richiesta di innovare la Politica" che i cittadini di ogni parte d'Italia da tempo manifestano.
Dopo i risultati scoraggianti conseguiti nella elezione del Capo dello Stato dobbiamo invertire la china e cambiare radicalmente le nostre strategie politiche e con esse la Classe Dirigente che le deve perseguire e rappresentare, dismettendo i panni dei mediatori che offrono le soluzioni del meno peggio per divenire i propositori delle migliori scelte. Ciò ci deve vedere impegnati anche scegliendo un nuovo sistema di organizzazione e di vita interna del Partito!
Si deve marcare l'enorme differenza che esiste tra noi ed il centrodestra, affermando le capacità di governo e l'etica che caratterizza i TERRITORI DEMOCRATICI, luoghi ideali e fisici dove i valori di solidarietà e progresso e uguaglianza sono gli unici che contano.
L'idea che molti accarezzano di azzerare il Partito non ci pare di per sé conducente, ma il bisogno di discontinuità che chiede con forza la base deve trovare un luogo dove potersi esprimere e maturare per elaborare un percorso politico che possa offrire una nuova classe dirigente al Paese.
Per questo motivo è indetta l'ASSEMBLEA DEGLI ISCRITTI AL PD DELLA PROVINCIA DI PALERMO per il giorno 30 APRILE ALLE 15,30 - in Via Bentivegna presso la sede del PD.
Ciascuno di noi porti le proprie idee, senza riconoscere più gli ormai superati limiti di appartenenza, senza rinunciare alla proprio memoria storica, bensì rendendosi disponibili ad affrontare un processo di rivitalizzazione delle idee e della politica.
Il 30 Aprile vuole essere la prima tappa, il punto di partenza di un dibattito che ci porti a riformare profondamente la proposta politica del PD e quindi a selezionare il nuovo gruppo dirigente sulla base di questa politica.
Giuseppe Riccio – Palermo – Circolo Libertà
Giancarlo Brucoli – Palermo – Circolo Cuba-Calatafimi
Calogero Fucà – Palermo – Circolo Libertà
Alessandro Bellavista – Palermo - Circolo Libertà
Fabio Teresi – Palermo – Segretario del Circolo Noce
Roberto Zampardi – Palermo –Circolo Noce
Antonio Lo Nardo – Palermo – Circolo Libertà
Giuseppe Norata - Castelbuono– Circolo di Castelbuono
Lillo Di Chiara – Castellana – Segretario del Circolo di Castellana
Michele Di Dio – Santa Flavia – Circolo di Santa Flavia
Giusy Gerratana– Santa Flavia – Segretaria del Circolo di Santa Flavia
Caterina Altamore– Palermo – Circolo di Roccamena
Alfredo Rizzo –Palermo – Segretario Circolo Libertà
Marco Antonio Rizzo –Palermo – Circolo Libertà
Raimondo Raneri – Palermo – Circolo Libertà
Roberto Tagliavia – Palermo – Segretario Circolo Cuba-Calatafimi
Antonio Alamia – San Giuseppe Jato – Circolo San Giuseppe Jato
Saverio Bivona – Palermo – Circolo Libertà
Vincenzo Marineo - Palermo – Circolo Noce
Filippo Carnesi - Palermo – Circolo Noce
Francesco Gervasi - Palermo – Circolo Libertà
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