Finisce in tribunale il caso dei "pianisti" all'Assemblea regionale siciliana, come denunciato dal Movimento Cinque Stelle dopo la seduta di giovedì scorso a Sala d'Ercole. Il Codacons infatti ha presentano un esposto alla Procura di Palermo e alla Procura della Corte dei Conti, chiedendo che venga fatta luce sulla vicenda dei 29 deputati dell'Ars che hanno segnato la presenza con i tesserini elettronici, pur non essendo poi effettivamente in Aula.
A testimonianza del fatto, i parlamentari grillini hanno scattato alcune fotografie con i loro cellulari per denunciare come, nonostante tutto, i presunti "pianisti" avessero percepito l'indennità per la presenza alla seduta, che ammonta a 225 euro lordi.
A parere del Codacons, si prefigurano "gli estremi per indagare sul reato previsto e punito dall'art. 640 del codice penale", ovvero di "truffa ai danni dello Stato". "Oltre all'illecito profitto che deriva da una simile condotta è intollerabile che i cittadini siciliani vengano traditi dai loro rappresentanti appena eletti con un comportamento che merita una condanna esemplare – scrivono dall'associazione in difesa dei consumatori - Bisogna avere rispetto per i cittadini siciliani e per le istituzioni di cui si fa parte. Tradire gli uni e le altre significa non essere degni del ruolo che si ricopre".
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