Un cadavere sfigurato, i parenti straziati dal dolore, il rito funebre. Gli ingredienti per una 'normale' storia di cronaca ci sono tutti, ma nella vicenda accaduta a Palermo c'è qualcosa di più. C'è una pattuglia della Polizia che, nel corso di un servizio di controllo del territorio, riconosce in un signore che passeggia per strada l'uomo dato per morto. Quindi c'è un morto che morto non è e un cadavere ancora senza nome.
Ricapitoliamo.
Nei giorni scorsi nella zona di Acqua dei Corsari viene ritrovato un cadavere. Si tratta di un uomo, ha il cranio fracassato e il corpo martoriato dalle coltellate.
Poche ore dopo la il cadavere viene identificato come Alessandro Porretto, un 46enne con problemi psichici scomparso da casa pochi giorni prima. Il corpo viene riconosciuto dalla sorella.
Ieri la svolta: Porretto viene rintracciato casualmente da un poliziotto mentre cammina in una strada di Bagheria, comune a pochi chilometri dal capoluogo siciliano. Portato in commissariato, il 46enne è riconosciuto - nuovamente - dai parenti e da i medici che lo avevano in cura.
A questo punto, però, resta un cadavere senza nome. Spetta al pm Geri Ferrara fare luce sulla paradossale vicenda.
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