L’esiziale fortuna di essere ''tra gli enti vicini al PD''.
Apprendo dal Giornale di Sicilia di oggi (31/12/13) che il contributo di circa 54.000 euro assegnato per le attività svolte nel 2013 alla Fondazione Ignazio Buttitta (a fronte dei 91.000 attribuiti, previo bando pubblico, dalla apposita commissione d'esame istituita presso l'ass. BB. CC.) non è dovuto al riconoscimento della qualità del lavoro svolto ma al fatto di essere un ente "vicino al PD"!
Desidero, pertanto, pubblicamente ringraziare non solo il Presidente della Regione Siciliana, on. le Rosario Crocetta, l'Assessore dei Beni culturali e dell'identità siciliana, proff.ssa Maria Rita Sgarlata e i diligenti Dirigenti del suo assessorato per l'IMPEGNO PROFUSO A FAVORE DELL' ESTINZIONE DELLE ISTITUZIONI CULTURALI siciliane (come poter immaginare di garantire la sopravvivenza della Fondazione Withaker con 200.000 euro, del Museo Mandralisca con 99.000 euro, etc. etc.?) ma anche, e con particolare fervore, gli onorevoli deputati del Partito Democratico per la speciale attenzione che ci hanno voluto riservare facendoci dono di un grave e difficilmente rimediabile disavanzo d'esercizio.
E' nota, d'altronde, la sensibilità del Governo Regionale e dei più autorevoli esponenti del PD siciliano riguardo alle politiche relative ai beni culturali, alla ricerca scientifica e all'educazione permanente.
Nessuno di questi cialtroni si meravigli o si indigni quando vedrà chiudere siti archeologici, musei, archivi e biblioteche e venir meno qualunque attività culturale (gratuita!) di rilievo; nessuno di questi cialtroni si meravigli o si indigni quando i manoscritti del poeta Buttitta e le nostre preziose collezioni bibliografiche, nastrografiche e audiovisuali (di cui fino a ieri abbiamo garantito la pubblica fruizione) saranno donate a istituzioni internazionali in grado di salvaguardarle e valorizzarle adeguatamente.
Nota 1: non mi sono, sebbene sollecitato a farlo, mai tesserato al PD; la Fondazione che ho l'onore di presiedere non ha mai sostenuto nessuna iniziativa del PD o di qualunque altro partito. Mio nonno Ignazio (credo di poter affermare di averlo conosciuto bene) avrebbe nutrito verso questi insipienti e irresponsabili personaggi il più profondo e assoluto disprezzo.
Nota 2: Le Fondazioni, i musei, le biblioteche, tutte le istituzioni culturali in possesso di importanti patrimoni aperti alla pubblica fruizione e in grado di svolgere qualificate attività godono, in tutti i paesi che ritengono l'offerta culturale e la ricerca scientifica fondamentali alla crescita del sapere, alla partecipazione consapevole dei cittadini ai processi sociali e politici, all'accrescimento dell'attrattività turistica, etc., di congrui contributi pubblici! Gli investimenti a favore dell'offerta culturale, dell'istruzione e della ricerca scientifica non sono SPRECO ma INVESTIMENTO.
Ignazio Buttitta
Igrazio Buttitta in "breve": E' Professore straordinario presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Palermo dove insegna "Storia delle Tradizioni popolari" e "Etnologia Euromediterranea". È Presidente della Fondazione Ignazio Buttitta, Componente del Comitato scientifico del Museo Internazionale della Marionette "A. Pasqualino", componente delle redazioni delle riviste: "Archivio Antropologico Mediterraneo" (Palermo) e "Memoria Ethnologica" (Baia Mare – Romania), responsabile scientifico del progetto "La riconoscibilità del Paesaggio festivo siciliano" realizzato in convenzione tra il Centro Regionale per la Progettazione e il Restauro e per le Scienze Naturali ed applicate ai Beni Culturali della Regione Siciliana, il Dipartimento dei Beni Culturali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Palermo e l'Associazione Folkstudio di Palermo, nell'ambito del progetto "Carta del Rischio del patrimonio culturale ed ambientale della Regione Siciliana", componente della Commissione Registro delle Eredità Immateriali dell'Assesorato Regionale Beni Culturali, Ambientali e Pubblica Istruzione della Regione Siciliana, Componente del Nucleo di Valutazione dell'Assesorato Regionale Beni Culturali, Ambientali e Pubblica Istruzione della Regione Siciliana, Presidente del Folkstudio di Palermo, Segretario Generale dell'Associazione per la Conservazione delle Tradizioni popolari di Palermo, Direttore dell'Archivio Etnomusicale del Mediterraneo del CIDIM – Roma, Componente del Consiglio direttivo dell'Associazione Italiana per le Scienze etnoantropologiche (AISEA), Componente del Collegio dei Docenti del Dottorato di ricerca in Antropologia, Storia Medievale, Filologia e Letterature del Mediterraneo occidentale in relazione alla Sardegna e del Consiglio di corso di laurea in Teoria e tecniche dell'informazione (Università degli Studi di Sassari).
Si occupa dello studio delle religiosità popolare nel Meridione d'Italia con particolare attenzione all'analisi del simbolismo cerimoniale e dei suoi processi di trasformazione nonché di cultura materiale e museografia. Ha effettuato numerose ricerche sul campo in Sicilia, Sardegna, Calabria, Corsica, producendo un'ampia documentazione, anche audiovisuale e fotografica.
Ha collaborato, nel 1993, al progetto promosso dal Consiglio Nazionale delle Ricerche "Nuove tecnologie informatiche applicate ai beni culturali, artistici e naturalistici della Sicilia. Progetto Mezzogiorno-Infobase Sicilia" (coordinatore prof. Vincenzo Guarrasi), conducendo indagini sui musei e le collezioni di interesse etnoantropologico della Sicilia orientale e producendo la schedatura informatizzata di numerosi oggetti.
Tra le sue monografie: Le fiamme dei santi. Usi rituali del fuoco in Sicilia, Roma, Meltemi, 1999; La memoria lunga. Simboli e riti della religiosità tradizionale, Roma, Meltemi, 2002; Il fuoco. Simbolismo e pratiche rituali; Palermo, Sellerio, 2002; I morti e il grano. Tempi del lavoro e ritmi della festa, Roma, Meltemi, 2006; Feste dell'alloro in Sicilia, FIB, Palermo 2006; Verità e menzogna dei simboli, Roma, Meltemi, 2008.
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