Andrea e Giorgio hanno 22 anni e sono i nipoti di Piersanti Mattarella. C'erano anche loro, ieri, a Palazzo delle Aquile, invitati perchè è stata scoperta una lapide in memoria del presidente della Regione ammazzato dalla mafia. Erano emozionati mentre il sindaco di Palermo Orlando prima e poi il presiedente della Camera Boldrini, parlavano di quell'uomo che "dichiarò una vera e propria guerra alla criminalità organizzata".
Chissà cosa si prova, soprattutto a quell'età, ad essere i nipoti di Mattarella. Questa domanda me lo sono sempre posta ed è quella che mi ha portato ad avvicinarli alla fine della cerimonia che ha visto protagonista Laura Boldrini.
"Stiamo raccogliendo il testimone – mi hanno detto – va a noi la parola adesso. Ci sentiamo una grande responsabilità ma è proprio quella che ci dà la motivazione".
E i vostri coetanei? Come si rapportano con voi proprio per la storia che vi portate dietro?:"Ci vedono come soggetti con cui poter dialogare con cui potersi confrontare proprio per la storia importante di nostro nonno. Noi non lo abbiamo conosciuto ma è stata ed è una figura inevitabilmente presente nelle nostre vite. I racconto su di lui sono stati tantissimi e quello che ci preme davvero e su cui vogliamo battere è che noi siamo la nuova generazione abbiamo noi il compito di portare avanti quel percorso, quella storia".
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