I risultati dell'esame autoptico eseguito sui corpi di Giuseppe Mignano e Francesca Inghilleri, si avranno solo tra un paio di mesi. E' questo il tempo necessario e che ha disposizione il direttore del Dipartimento di Medicina Legale del Policlinico, Paolo Procaccianti. Secondo indiscrezioni, sui corpi dei ragazzi ci sarebbero ferite profonde, ma che potrebbero essere state causate dall'impatto con gli scogli. Nulla è certo ancora, nemmeno la causa della morte che potrebbe essere annegamento ma potrebbe anche non esserlo, "Non possiamo dire nulla adesso - dice a Palermo Report il professore Procaccianti - perchè i dati che abbiamo al momento non ci permettono di dare risultati certi e definitivi".
Gli investigatori al momento non escludono alcuna ipotesi. Giuseppe Mignano e Francesca Inghilleri potrebbero essere caduti in mare in alla frana di una parte del costone roccioso di Cala Rossa causata dalle piogge dei giorni scorsi, ma gli accertamenti sono ancora in corso. Ma non si esclude nemmeno la possibilità che i due ragazzi siano stati spinti. Inoltre nei giorni scorsi si è parlato anche di un possibile coinvolgimento di Salvatore De Simone, ex compagno di Francesca e padre della piccola Alessia, bambina nata dalla loro unione tre anni fa. La Procura di Palermo coordinata da Rita Fulantelli, quindi si muove a 360 gradi, continuando ad interrogare amici e parenti che continuano a lanciare appelli affinché chi ha visto qualcosa, parli. Utili potrebbero essere le immagini catturate dalle telecamere del bar della "piazzetta degli innamorati" per le quali i carabinieri hanno già fatto richiesta al Magistrato.