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Gesip. Nessun responso oggi da Roma, perché non ci sarà alcun tavolo tecnico allargato al Ministero del Lavoro

Proteste, sit in, blocchi. I lavoratori della Gesip non si fermano. Hanno annunciato sì una "tregua" , ma momentanea, in attesa del responso da Roma che aspettano per oggi. Ma che oggi non arriverà. Già, perché non c'è stato e non ci sarà, oggi,  alcun tavolo tecnico allargato ai rappresentanti del Ministero del Lavoro, come annunciato ieri. Il motivo è puramente politico ed è bene spiegarlo in parole semplici. Il motivo è che il Comune di Palermo non fa parte del tavolo tecnico "originale", conosciuto ormai come "tavolo della Protezione civile", ovvero quello da cui doveva partire lo stanziamento dei 10 mln della famosa ordinanza della Protezione civile per l'appunto, prorogata con delibera a firma Monti e motivo di rimpalli e lettere da maggio sino ad oggi. 10 milioni di euro mai arrivati com'è noto. Il mandato di pagamento dei primi 5 è della scorsa settimana, ma ancora non sono arrivati; gli altri 5 milioni sono bloccati. Come messi in una bella boccia di vetro, posta in alto, molto in alto, visibili ma imprendibili. E pensare che comunque servirebbero per coprire solo il mese di settembre.

Dicevamo quindi, che il Comune di Palermo non fa parte del tavolo tecnico "Protezione Civile", che adesso, a seguito della richiesta fatta dal Sindaco è stato allargato, creando però un problema burocratico, venuto fuori stamattina in Consiglio dei ministri, quando il ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri ha relazionato sulla situazione Gesip. Allargare al Ministero del lavoro e a al Comune di Palermo, vorrebbe dire riconoscere che c'è in atto una vertenza lavorativa territoriale, di cui qualcuno dovrebbe quindi farsi carico e assumersi le responsabilità. Se tutto va bene passeranno almeno un paio di giorni prima che il nodo venga sciolto. Ma speriamo di essere smentiti coi fatti. Dopo di che si potrà riunire il tavolo tecnico allargato, ovvero il tavolo di Crisi e cominciare a discutere delle sorti dei lavoratori della Gesip e dei servizi.

Ma facciamo un breve riepilogo degli ultimi giorni sulla situazione Gesip, in attesa di notizie da Roma. Per iniziare, sarebbe meglio dire sulla situazione dei lavoratori della ex Gesip, dovendo partire dal presupposto che la società partecipata del Comune è in liquidazione e sarà liquidata entro la fine dell'anno.

Il punto quindi adesso è salvaguardare i lavoratori e mantenere i servizi fin ora svolti in città da Gesip: servizi cimiteriali, canile municipale, trasporto dei bambini disabili, apertura delle scuole e pulizia aiuole, rotatorie e aiuole spartitraffico, svincoli e alberature. Su questi ultimi servizi, relativi alla manutenzione del verde, al di là dei problemi economici oggettivi, non si può certo dire che il servizio sia stato svolto in maniera continua e ineccepibile negli anni. Basta guardarsi attorno, in periferia e non. Le aiuole, spartitraffico, rotatorie,salvo rare eccezioni, sono abbandonate, sporche, piene di rifiuti. Da chi sia dipeso, non spetta a noi dirlo, ma dire come stanno le cose, sì. Rimanere obiettivi è fondamentale, qui non ci sono solo vittime e carnefici e di certo i ruoli non sono ben definiti.

La scorsa settimana il sindaco Orlando ha incontrato i sindacati e comunicato l'avvio delle procedure di costituzione di una società consortile (51% Comune e 49% partecipate) per assicurare i servizi di fondamentale importanza già svolti dalla Gesip. Orlando ha ribadito al contempo che nelle "linee di bilancio" presenti e a breve del Comune di Palermo non esistono spazi sufficienti né per coprire tale costo a regime, né per arrivare fino a dicembre. Insomma, non c'è al momento alcuna soluzione.

La scorsa settimana ecco l'ennesimo annuncio dello sblocco dei 5mln di euro. Alla fine, in seguito alle dichiarazioni del liquidatore della Gesip La Bianca che annunciava la sospensione al 31 di agosto, dell'erogazione degli stipendi per i lavoratori e la rivolta dei dipendenti alle porte, il sindaco Orlando ha tentato il tutto e per tutto, contattando di nuovo il ministro Barca. Il Governo per tutta risposta ha concesso i 5 milioni, previa conferma nero su bianco della liquidazione della società partecipata. Conferma avuta, salvo poi, una e-mail arrivata nottetempo in cui il Dicastero chiedeva al sindaco il numero dei licenziamenti previsti. Ed è qui che si è bloccato tutto. Perché il sindaco non ha fornito alcun numero di eventuali licenziamenti e l'erogazione dei fondi della Protezione Civile si è fermata.

Intanto il Prefetto di Palermo, Umberto Postiglione , con una lettera inviata al Ministro per la Coesione Territoriale Fabrizio Barca, si è fatto interprete della grave situazione di disagio che sta vivendo la città, sottolineando la necessità non tanto di affrontare l'emergenza delle prossime settimane, ma di porre in essere una discussione sul futuro e di lungo respiro, facendo riferimento al tavolo tecnico previsto per ieri e poi posticipato ad oggi "Vogliamo tutti che il tavolo che si riunisce a Roma non sia più il tavolo tecnico che si occupa dell'ordinanza di Protezione Civile - ha affermato il Prefetto - ma sia un tavolo che si occupa dei servizi a Palermo, che si occupi di garantire un atterraggio morbido per quei lavoratori da avviare a pensione, che si occupi di garantire i lavoratori che sono indispensabili per i servizi." Il Prefetto ha sottolineato ai Sindacati la necessità di garantire, nell'intoccabile diritto di manifestare, che la città non sia vittima di violenze e disservizi, "che sarebbero solo dannosi alla vertenza dei lavoratori e darebbero adito ad una ulteriore campagna di denigrazione dei lavoratori."

Orlando ha dichiarato di essere in contatto costante con il Ministro dell'Interno, con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e con lo stesso Prefetto, impegnati per individuare una soluzione alla situazione di crisi in atto a Palermo e ha fornito ieri al Ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri un documento sulla situazione finanziaria del Comune di Palermo, delle sue aziende partecipate e della Gesip in cui in sintesi ha evidenziato: "AMIA (Igiene ambientale): posta in amministrazione straordinaria dal 2010, l'azienda, oggi in concordato preventivo fallimentare, ha un patrimonio netto negativo di 55 mln di Euro e continua a perdere, nonostante l'amministrazione straordinaria, circa 2 mln di euro al mese. AMAT (Trasporti): la perdita nel 2011 è stata di 5,0 mln mentre i debiti al 31/12/2011 ammontano a 117 mln; vanta credito nei confronti del comune per 141 mln, a fronte dei quali, nel mese di maggio, ha notificato all'amministrazione comunale un primo decreto ingiuntivo per 84 milioni. AMAP (Ciclo idrico integrato): nel 2011 il risultato d'esercizio è stato positivo (+ 4,0 mln) ma è fortemente indebitata (95,5 mln); vanta crediti nei confronti del Comune di Palermo per 23,8 mln. AMG (distribuzione gas): nel 2011 chiuso il bilancio in pareggio; il debito si attesta intorno ai 35 mln di euro, mentre vanta crediti verso il Comune per 21 mln. GESIP: la società, come è noto venne costituita da Comune (51%) e Italia Lavoro-Stato (49%) nel 2001, dal Commissario Serio, poi proseguita dal Sindaco Cammarata per dare risposta ad esigenze di servizi per la città e a lavoratori in mobilità di aziende private in crisi ed Lsu comunali. Nel tempo 2004 il Comune, guidato dal Sindaco Cammarata, ha acquisito il 49% di Italia Lavoro, e si è quindi caricato l'intero onere, in precedenza condiviso con lo Stato, e si sono allargati i servizi resi e il numero dei dipendenti è cresciuto sino a raggiungere gli attuali 1805 addetti. Gesip ha operato gestita da consigli di amministrazione e con contratti di servizio privi di progettualità. Nel 2010 , pur essendo la Gesip partecipata al 100% dal Comune, dal bilancio comunale sono stati cancellati del tutto i fondi destinati ai servizi resi dall'Azienda che è stata posta in liquidazione: nei fatti si è determinata la condanna alla scomparsa di società, servizi fondamentali per e forza lavoro. Per dodici mesi (da maggio 2011 ad aprile 2012) è andata avanti in proroga e con erogazione straordinaria di risorse del Governo grazie ad una prima Ordinanza di Protezione civile. Ad inizio 2012 la precedente amministrazione ha rassegnato le dimissioni lasciando la gestione del Comune ad un Commisssario che il 4 maggio ha chiesto e ottenuto un nuovo intervento di Protezione civile (il precedente si era esaurito il 30 aprile 2012) per far fronte alla gravissima emergenza dei servizi, specie igienico-sanitari. In forza di tale OPCM di Protezione civile (4020/2012) era prevista la erogazione di 10 milioni di euro". (All'appello manca la Sispi, ndr)

Il resto è storia nota.

I Sindacati hanno annunciato che sospenderanno le decisioni sull'organizzazione di una manifestazione a Roma, in attesa delle notizie di oggi. "Gli operai della Gesip – scrivono in una nota – sensibili ai disservizi che si stanno determinando, mostrano la propria disponibilità ad effettuare i servizi sensibili quali il trasporto dei bambini disabili, o servizi cimiteriali, canile e apertura delle scuole, anche senza la convenzione tra il Comune e l'azienda, avendo chiaro a differenza del governo nazionale che Palermo non può fare a meno dell'opera dei lavoratori Gesip. Rivolgiamo un appello ai cittadini - prosegue la nota - perchè i disagi creati nelle ultime ore sono frutto dell'esasperazione dei lavoratori".

Ma non c'è stato e non ci sarà alcun tavolo tecnico allargato ai rappresentanti del Ministero del Lavoro oggi.

 

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