Fabrizio Ferrandelli, dopo aver aperto ufficialmente la propria corsa a primo cittadino di Palermo, è al lavoro, lui e il suo seguito associazionistico ci credono veramente ed è giusto che sia così.
Un giovane in politica, ha meno di 35 anni, ma non solo, candidato a Sindaco della quinta città d'Italia all'insegna del rinnovamento. Il fatto di per sè non può che essere solo una buona notizia.
Il problema però potrebbe stare nel fatto che ogni rinnovamento cela sempre delle trappole, sia per chi lo vuole incarnare sia per chi ci crede incondizionatamente. Nel proliferare di sindaci, comunque, tutto ci può stare, ma proprio Fabrizio Ferrandelli è uno di quelli che è riuscito maggiormente ad attirare su di sè l'attenzione mediatica uscendo, più degli altri, dalla mischia, grazie anche al fatto di aver sparato a zero sui partiti politici e non per ultimo sul suo, Italia dei Valori. Ed è qui però che casca l'asino;
Chi dichiara che Leoluca Orlando, leader di IdV in Sicilia, è un dinosauro che farebbe bene a mettersi da parte, chi attacca la propria dirigenza di partito definendola miope e nepotistica, chi insomma prende delle posizioni così nette e precise impugnando saldamente la bandiera contro la casta, come fa a spiegare la propria permanenza, all'interno del Consiglio Comunale di Palermo, di un Gruppo Politico e nel caso specifico in quello di Italia dei Valori?
Ma ancor di più, come si fa a spiegare che in una delle ultime riunioni di gruppo, quando già le acque erano più che agitate, e si propose una votazione interna tra i 4 consiglieri di IdV (Fabrizio Ferrandelli capogruppo, Cesare Mattaliano, Aurelio Scavona, Totò Orlando) per fare chiarezza e cambiare il Capogruppo, fu lo stesso Ferrandelli a garantirsi la rielezione a tale carica votando per se stesso insieme al consigliere Mattaliano? Volendo tralasciare il ragionamento politico, non è facile staccarsi dalle poltrone..., almeno una considerazione di buon costume generale ci sia permessa: “per se stessi non si vota, sopratutto, quando nella votazione si è messi in discussione o c'è un interesse personale diretto ma sopratutto se si è di numero pari....” La verità è che essenzialmente la politica e particolarmente chi ne usa la ribalta, ha proprio perduto il buon senso e il buon costume, come dire il saper stare al mondo per se stessi e per gli altri. Largo ai giovani....