Parte a Palermo, dopo sedici anni dalla nascita delle otto circoscrizioni, il processo di decentramento.
La Giunta comunale, infatti, ha approvato la delibera che individua i primi servizi direttamente gestiti dalle istituzioni decentrate della città.
''Oggi - ha detto l'assessore al decentramento, Giusto Catania - si consuma un passaggio storico. tiamo rispettando il cronoprogramma che si è dato la giunta ed entro il 2013 faremo un'analisi sull'attuazione del decentramento di Palermo comparandola con le migliori esperienze attuate dalle città italiane. A tal fine si sta avviando un protocollo d'intesa con l'università degli studi di Palermo per costruire un percorso di ricerca sul futuro del decentramento a Palermo".
Tra i servizi oggetto del decentramento ci sono ad esempio quelli sociali, con l'erogazione, tra l'altro, di sussidi o del buono socio sanitario, ma anche quelli relativi alle attività culturali come la realizzazione di visite guidate ai musei o alle chiese o l'organizzazione di mostre. Ma la Giunta comunale ha anche previsto di di modificare l'articolo 29 del regolamento sul decentramento e di inviare entro entra giorni al Consiglio comunale una proposta per allargare ulteriormente le competenze delle circoscrizioni anche ai servizi scolastici ed educativi e a quelli sportivi.
Per il sindaco Leoluca Orlando ''il decentramento amministrativo è uno strumento per avvicinare le istituzioni ai cittadini e per costruire processi di partecipazione attiva al governo della città. La città policentrica comincia a prendere forma - ha detto -, oggi si contribuisce a riconnettere Palermo con le grandi città europee che hanno attuato importanti forme di decentramento amministrativo e anche la scelta di investire in innovazione, attraverso il coinvolgimento della Sispi, contribuisce a rendere più forte la candidatura di Palermo a capitale europea della cultura nel 2019".