Operazione congiunta stamani dei Carabinieri di Bagheria e degli agenti della Squadra Mobile di Palermo, che hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di quattro giovani accusati di essere dei rapinatori seriali.
Gli arrestati sono ritenuti responsabili di dieci assalti ai danni di banche, uffici postali, supermarket e gioiellerie del palermitano, avvenuti nel periodo compreso tra marzo e luglio dello scorso anno. Il bottino totale delle rapine ammonterebbe a circa 50 mila euro.
I componenti della banda, che agiva con modalità particolarmente violente, si sarebbero avvalsi anche della complicità di un minore, denunciato a piede libero.
Gli investigatori hanno concentrato la loro attenzione sulla tecnica utilizzata dai rapinatori, che agivano a viso scoperto e sempre con le stessa modalità: uno dei banditi scavalcava il bancone e intimava al dipendente di consegnare il contante in cassa, mentre gli altri complici controllavano la situazione mantenendo aperta la porta automatizzata.
Determinante per le indagini, durate oltre sei mesi, è stato l'esame dei filmati dei sistemi di videosorveglianza dei locali presi di mira dai malviventi. Infatti, grazie a quei fotogrammi, gli investigatori sono risaliti all'identità di uno dei rapinatori e consultando la pagina Facebook del giovane sono arrivati anche all'identificazione dei complici. I servizi di pedinamento, poi, hanno permesso di scoprire come la banda mettesse a segno gli assalti, che hanno fruttato complessivamente circa 50 mila euro, proprio per assicurarsi un tenore di vita elevato. I rapinatori, infatti, frequentavano locali alla moda, acquistavano abiti griffati e moto di grossa cilindrata. Tra gli elementi che hanno permesso di incastrare uno dei rapinatori, infatti, c'è un bomber alla moda indossato durante le rapine e ritrovato nel corso di una perquisizione domiciliare.
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