Da Milano a Palermo in Vespa per unire quella parte di Italia che ancora crede in un futuro di cambiamento e che, per costruire il domani, non dimentica il passato. Un viaggio che inizia e finisce all'ombra di un simbolo dell'antimafia. E' il progetto "UniAmiamo l'Italia inVespa e libertà contro le mafie": quattro quarantenni mercoledì mattina partiranno da Milano, dai Giardini di Falcone in Via Benedetto Marcello, e arriveranno a Palermo il 1^ maggio.
I viaggiatori – Andrea Ravazza, Alberto Zappa, Claudio Ravazza ed Ettore Romanò – porteranno con loro il tricolore ricevuto nel corso di una cerimonia ufficiale al Quirinale.
"L'idea - spiegano i quattro - è partire da Milano, fare una talea del ficus magnolia di Via Benedetto Marcello dall'albero di Falcone e di ripiantarla a Palermo. Abbiamo scelto delle 'tappe simbolo'lungo il nostro percorso: nelle zone colpite dal terremoto per condividere la sofferenza e la speranza dei nostri concittadini, aMarzabotto dove vivremo la giornata del 25 aprile, a Barbiana dove i sentieri della Costituzione partono e finiscono nella scuola di Don Milani – che è un'utopia vivissima e reale, a Firenze nell'incontro di testimonianza e impegno di Don Santoro e della Comunità della Piagge, a Pollica nel paese del sindaco Vassallo, poi nella terra delle Ndrine in Calabria per arrivare in Sicilia e a Palermo dove seminare le speranze raccolte lungo il nostro viaggio".
"Avevamo 20 anni nel 1992 (quando Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre agenti di scorta morirono nella strage di Capaci ndr.). Oggi - spiegano - ne abbiamo 40. Abbiamo sentito il bisogno di una riflessione che riporti il nostro progetto di vita in questo periodo storico, in cui la nostra generazione è cresciuta, ha assunto responsabilità, ha cercato la direzione e il senso. Siamo convinti che la nostra generazione debba seguire l'indicazione che il presidente della Repubblica ha dato in occasione della commemorazione della strage di Capaci quel giorno dicendo: 'ragazzi, scendete al più presto in campo per rinnovare la politica e la società, nel segno della legalità e della trasparenza'. Dobbiamo scendere in strada per uscire dalla doppia assenza, né giovani né anziani, dobbiamo contrastare il disimpegno diffuso, il malcontento, la sfiducia. Dobbiamo pretendere di esercitare il ruolo che ci spetta nella politica, nelle associazioni di rappresentanza e nei luoghi di lavoro".
E' possibile seguire il viaggio di Andrea, Alberto, Claudio ed Ettore anche attraverso il sito internet http://mi-pa.it/ .
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