Una decisione, precisa il governatore, ''meditata e presa a freddo, anche se speravo fosse lui a fare questa scelta''. ''Quello di assessore - prosegue il governatore - non è solo un incarico di prestigio, ma ha bisogno di presenza fisica. Quando l'ho scelto pensavo che almeno due giorni a settimana rimasse qui, invece mi sono trovato a dover mandare le carte a Ginevra per farle firmare. Con le pratiche si accumulano il rischio è la paralisi dell'assessorato, un rischio che non possiamo correre".
E al fisico, che più volte si è difeso dalle accuse di assenteismo affermando che poteva fare l'assessore da qualsiasi parte del mondo, Crocetta replica: "E come? Con il teletrasporto?".
Ma Zichichi non è stato l'unico "licenziato".
Revocata la delega anche al cantautore catanese, Franco Battiato, a capo dell'assessorato al Turismo. Una decisione arrivata dopo le parole choc dell'artista a Bruxelles sulle ''troie in Parlamento", che avevano costretto il governatore prima a prendere pubblicamente le distanze da Battiato e poi a chiedere ufficialmente scusa al Parlamento italiano per le dichiarazioni ''non istituzionali ed offensive".
''E' stata una scelta sofferta - spiega Crocetta -. Ho provato dolore, ma ho ritenuto che fosse giusto anche per evitargli un linciaggio mediatico. Franco ha lavorato bene in assessorato e mi auguro di porterlo incontrare in futuro anche per una cena insieme". In ogni caso nè lui nè Zichichi ''hanno fatto disastri (nella loro attività di assessori, ndr). Nel loro confronti ho trovato, però, un Parlamento pregiudizialmente ostile. Adesso - conclude Crocetta - bisognerà trovare figure di grande competenza, perchè il Turismo e i Beni culturali possono essere un volano per l'economia della Sicilia".
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