News Sicilia

Agenzia di Stampa Italpress
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  • MESSINA (ITALPRESS) – A Messina, i Carabinieri del NAS di Catania e della Compagnia Messina Centro hanno eseguito il decreto di sequestro, emesso dal GIP del Tribunale di Messina, su richiesta conforme della locale Procura della Repubblica, di due sale operatorie del Reparto di Cardiochirurgia dell’Ospedale “Papardo”.Il provvedimento scaturisce dagli accertamenti condotti, su delega dell’Autorità […]

  • PALERMO (ITALPRESS) – Con l’arrivo del decreto del ministro della Cultura Alessandro Giuli, che ratifica la nomina in conformità alla proposta del Consiglio di indirizzo, diventa operativa la nomina del maestro Marco Betta a Sovrintendente della Fondazione Teatro Massimo di Palermo per i prossimi cinque anni.“Desidero esprimere la mia più profonda gratitudine al Sindaco Roberto […]

Ciancimino in manette: è accusato di evasione fiscale

massimo-ciancimino Nuova bufera giudiziaria per Massimo Ciancimino.
Il figlio dell'ex sindaco di Palermo Vito, è finito in manette per associazione a delinquere ed evasione fiscale.
Ciancimino è stato portato al carcere Pagliarelli di Palermo.

L'ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal Gip Bruno Perla, su richiesta della Dda di Bologna (pm Enrico Cieri con la supervisione del procuratore Roberto Alfonso).
Le indagini sono state svolte dalla Gdf di Ferrara: l'operazione ha portato a 13 ordinanze di custodia cautelare, di cui nove in carcere e quattro ai domiciliari nei confronti dei componenti di un sodalizio criminoso accusato di aver posto in essere una frode fiscale nel settore della commercializzazione di metalli ferrosi. Secondo quanto si apprende a Ciancimino vengono contestati reati fiscali riferiti al periodo in cui viveva in Emilia-Romagna, con un'evasione calcolata in circa 30 milioni di euro.

Ciancimino è uno dei testimoni chiave del processo sulla "trattativa" tra lo Stato e la mafia ed è anche indagato a Palermo per detenzione di esplosivo. L'aggravante inizialmente contestata dai pm a Ciancimino nell'inchiesta sulla maxi-evasione ipotizza suoi rapporti con la mafia calabrese e in particolare con la cosca Piromalli della Piana di Gioia Tauro.