News Sicilia

Agenzia di Stampa Italpress
  • PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – La brioche con il gelato come un simbolo dei proficui scambi tra l’Italia, e in particolare la Sicilia, e la Francia, un’invenzione francese ed una siciliana che insieme hanno dato vita ad un capolavoro. Lo ha ricordato Jacopo Albergoni, il nuovo console generale d’Italia a Parigi, nominato lo scorso settembre, aprendo […]

  • MESSINA (ITALPRESS) – A Messina, i Carabinieri del NAS di Catania e della Compagnia Messina Centro hanno eseguito il decreto di sequestro, emesso dal GIP del Tribunale di Messina, su richiesta conforme della locale Procura della Repubblica, di due sale operatorie del Reparto di Cardiochirurgia dell’Ospedale “Papardo”.Il provvedimento scaturisce dagli accertamenti condotti, su delega dell’Autorità […]

  • PALERMO (ITALPRESS) – Con l’arrivo del decreto del ministro della Cultura Alessandro Giuli, che ratifica la nomina in conformità alla proposta del Consiglio di indirizzo, diventa operativa la nomina del maestro Marco Betta a Sovrintendente della Fondazione Teatro Massimo di Palermo per i prossimi cinque anni.“Desidero esprimere la mia più profonda gratitudine al Sindaco Roberto […]

''C'è l'esigenza di aiutare i boss a pentirsi''

 

 

 "L'atteggiamento pastorale verso i mafiosi va accompagnato dalla esigenza di prevenire i fenomeni criminosi e di aiutare i mafiosi a pentirsi, a riparare il male fatto e a diventare persone nuove". Sono le parole pronunciate da monsignor Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale (Palermo) durante la sua omelia in cattedrale in occasione dell'inizio del suo ministero episcopale nell'arcidiocesi più vasta d'Italia.

Pennisi, proprio per le sue denunce verso Cosa nostra, vive scortato.

"Non bisogna abbassare la guardia - ha aggiunto il religioso - per contrastare la criminalità mafiosa ma i cristiani devono trovare motivazioni valide per contrastare questo fenomeno a partire dalla loro originale esperienza di fede". Durante la sua omelia l'arcivescovo antimafia ha ricordato don Pino Puglisi, "ucciso dalla mafia perchè fedele al suo ministero di prete. La memoria di questo martirio - ha concluso - è impegnativa per la chiesa siciliana tutta. Il suo martirio non va disgiunto e isolato da quello di numerosi altri uomini tra cui vari magistrati ed esponenti delle forze dell'ordine e della società civile".

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