Il Governo ha trasmesso agli uffici dell'Ars una nota di variazione di Bilancio, un testo che ha già creato grosse polemiche perché in regime di spending rew sembra che il termine revisione di spesa e quindi risparmio si traduca in tagli, soprattutto per le fasce più deboli. "Non e' grave solo il ritardo - afferma il vice capogruppo del Partito dei Siciliani-Mpa a Sala d'Ercole Figuccia - ma anche ilcontenuto della bozza di variazioni di bilancio, che cala la falcesui deboli". Sono infatti ridotti di due terzi gli interventi per le comunità alloggio per ex degenti psichiatrici, di un terzo quelli per i minori sotto provvedimento dell'autorità' giudiziaria, è soppresso il contributo all'Ente Nazionale Sordomuti, quello per l'associazione che contrasta la pedofilia, per il Banco alimentare così come sono stati ridotti i finanziamenti per le adozioni internazionali, per i consultori e persino per l'associazione dei familiari dei cerebrolesi".
Previsti anchei tagli nel bilancio di previsione 2013 per oltre 5 milioni di euro ai capitoli della rubrica 'lotta alla mafia e alla criminalità organizzata'. Quest'anno la spesa passa da 35,9 a 30,7 milioni, ma i tagli saranno maggiori nel biennio 2014-2015. Nella nota di variazione al bilancio, depositata oggi in Parlamento, il governo prevede un ulteriore contrazione dei fondi per le vittime di mafia: da 18,8 a 11,2 mln nel 2014 (-7,6 mln) e da 18,4 mln a 10,9 mln (-7,4 mln) nel 2015. Per il 2013 sono previsti meno 66 mila euro per le vittime del 'pizzo', -78 mila euro per le associazione antiracket, -38 mila euro per la formazione degli orfani delle vittime di mafia, -243 mila euro di oneri per l'assunzione dei familiari delle vittime della criminalità organizzata, -208 mila euro per il fondo destinato alle parti civili nei processi contro la mafia.
"E' un quadro gravissimo – dice Figuccia – chiedo che Crocetta e Bianchi facciano marcia indietro su questa linea che azzera l'assistenza sociale in Sicilia".
La nota di variazione di bilancio manca dell'emendamento alla legge di stabilità e dunque "non può rappresentare un criterio effettivo per valutare l'intera manovra". Lo afferma Nino Dina, presidente della commissione Bilancio dell'Ars e deputato regionale dell'Udc , "Per questa ragione attendiamo in commissione Bilancio le norme della legge finanziaria. Solo così avremo un quadro sinottico che consente di esaminare gli atti avendo consapevolezza dell'incidenza dei tagli e di ogni singolo intervento. La commissione Bilancio, pertanto, si riunirà da venerdì 19 aprile in attesa che le Commissioni di merito possano esprimere il parere sugli atti finanziari"
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