Dopo vent'anni di silenzio torna Elio Ciolini, un informatore che aveva dato preziose anticipazioni sul delitto Lima e sulle stragi del '92. Ciolini fu accusato, qualche anno prima, di aver cercato di depistare, con le sue informazioni, le indagini sulla strage di Bologna e per questo, ai tempi degli omicidi eccellenti e della politica stragista di Cosa Nostra, venne tenuto poco in considerazione e bollato con il soprannome di "depistatore". Elio Ciolini, oggi 66enne, è stato arrestato mercoledì in Romania. La sua cattura potrebbe rivelarsi importante per i Pm di Palermo, che potrebbero decidere di ascoltare Ciolini su quelle rivelazioni riguardanti Lima e Falcone.
Dal carcere in cui era finito nel '91 per depistaggio, il 4 marzo 1992 inviò una lettera al giudice istruttore di Bologna. Sulla missiva, che riportava come oggetto «Nuova strategia di tensione in Italia», c'era scritto: «Nel periodo marzo-luglio di quest’anno avverranno fatti intesi a destabilizzare l’ordine pubblico come esplosioni dinamitarde intese a colpire quelle persone "comuni" in luoghi pubblici, sequestro ed eventuale "omicidio" di esponente politico Psi, Pci, Dc sequestro ed eventuale "omicidio" del futuro Presidente della Repubblica..."
Otto giorni dopo a Mondello, veniva ucciso l'europarlamentare Salvo Lima, braccio destro di Giulio Andreotti, principale candidato ad ottenere la poltrona di Presidente della Repubblica.
La storia si ripete: il 18 marzo Ciolini mandò un’altra lettera in cui scriveva: «Non a caso la mia informazione sugli eventi di quanto in oggetto, per sfortuna, si è rivelata giusta... Ora, "bisogna" attendersi un’operazione terroristica diretta ai vertici Psi, a personaggio di rilievo». Dopo poco più di due mesi veniva ucciso il giudice Giovanni Falcone.