Palermo. Paura in città dopo i numerosi casi di intossicazione da tonno riscontrati negli ultimi giorni. LE autorità stanno procedendo al controllo dei prodotti in vendita nei mercati con l'invio dei campioni all'Izs. Ecco i consigli per consumare il tonno senza pericoli.
L'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia ha ricevuto i campioni di pesce sequestrati e li ha analizzati attivando, come sempre avviene in questi casi, una speciale unità di crisi per velocizzare la risposta diagnostica.
"I risultati, adesso a disposizione dell'Asp 6 – spiegano dall'Izs - hanno evidenziato per alcuni campioni la positività all'istamina. L'istamina è una sostanza prodotta dal nostro stesso organismo, che, in particolari condizioni può provocare intossicazione acuta nel consumatore. La normativa europea include l'istamina tra i parametri microbiologici di sicurezza alimentare perchè alti livelli di questa sostanza si accompagnano alla presenza di batteri tipici degli alimenti. Pur trovandosi potenzialmente in diversi tipi di alimenti, il pesce presenta particolari rischi (i pesci maggiormente affetti sono gli sgombridi ed in particolare tonni, sgombri, alici, sarde e aringhe). Pur riconoscendo che l'istamina si può trovare nel prodotto anche all'origine, cioè al momento della cattura o della lavorazione, è certo che errate modalità di conservazione possano aumentare le probabilità di provocare intossicazioni. I sintomi riscontrati nei pazienti ricoverati nei principali ospedali palermitani sembrano riconducibili ad intossicazione da cibo con alta carica di istamina, anche nota come 'sindrome sgombroide,' ovvero: prurito, eritema, tachicardia, diarrea, sensazione di soffocamento. L'intossicazione, comunque, evolve spontaneamente verso la guarigione e solo in soggetti particolarmente sensibili può generare patologie più gravi".
Per prevenire l'intossicazione è sempre opportuno informarsi, sia nel caso di pesce fresco/congelato che di conserve/semiconserve, sulle procedure di conservazione.
Nel caso di pesce in scatola il prodotto una volta aperto, va tassativamente consumato in giornata.
Nel caso di pesce fresco o scongelato è fondamentale il mantenimento a una temperatura quanto più vicina possibile a 0 gradi centigradi (misurati al cuore del prodotto e non impostati sul termostato della cella).