Un piano di controlli contro l'abusivismo commerciale, il sommerso d'azienda e da lavoro e le connesse violazioni fiscali, è stato effettuato ieri dalla Guardia di Finanza di Palermo nella zona della città dove quotidianamente prende vita il noto mercato rionale del "capo".
Alla base del piano, le segnalazioni pervenute al numero di pubblica utilità della Guardia di Finanza 117 da parte di numerosi commercianti regolarmente autorizzati non rassegnati alla concorrenza sleale esercitata da parte di improvvisati ed occasionali venditori di generi vari (principalmente di generi alimentari, frutta e verdura e prodotti ittici) nonché da parte di numerosi avventori che frequentano quotidianamente il mercato.
Per tale ragione, i finanzieri del Gruppo della Guardia di Finanza di Palermo, con il supporto di pattuglie dei "baschi verdi" del Gruppo Pronto Impiego e del Nucleo di Polizia Tributaria del capoluogo siciliano, hanno perlustrato, a partire dalle prime ore della mattinata, tutte le strade del quartiere del "capo".
Complessivamente, sono stati verbalizzati 22 esercenti tra venditori ambulanti – sia itineranti, sia con postazioni fisse, molte delle quali "improvvisate" – nonché esercizi commerciali dotati di propri locali.
Trattasi di 10 esercizi di vendita di frutta e verdura, 3 di prodotti della pesca, 3 di alimentari e spezie, 1 friggitoria, 2 macellerie, 1 negozio di vendita di prodotti per la casa ed 1 bar.
Complessivamente sono stati elevati 20 verbali per mancato possesso del misuratore fiscale (sanzionato da un minimo di 1.032 euro a un massimo di 4.131) e 4 verbali per omesso rilascio dello scontrino alla clientela (con una sanzione minima per violazione di 516 euro).
Contestualmente nei confronti di 4 attività (3 pescherie e 1 panificio) sono stati avviati anche controlli in materia di "lavoro sommerso" con l'individuazione, nel complesso, di 16 lavoratori completamente "in nero".
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