Pomeriggio pieno zeppo di cultura alla libreria Feltrinelli, di Palermo. Eugenio Bennato ha presentato il suo nuovo lavoro musicale, dal titolo:" La questione meridionale". Una sintesi perfetta di arti varie, tra musica, ballate popolari, incontri umani, fotografia, racconti e l'intenso profumo dei libri. Un pubblico attento e, voglioso di ascolto.
E' lo stesso Bennato a spiegare, il perché del titolo: "Il titolo dato a questa raccolta di brani nuovi è stato preso a prestito dalla famosa espressione coniata al Parlamento di Torino, appena avvenuta l'Unità d'Italia. I miei maestri sono gente anonima di un profondo sud, i personaggi che racconto sono i briganti di una storia negata, le voci e gli strumenti sono espressione di un sud ancora più profondo che viene dal Mediterraneo e dall'Africa, madre di tutte le leggende, e giunge oggi in Italia con i nuovi flussi migratori della storia".
Il disco include undici brani tra musica popolare e cantautorato, dove il musicista napoletano narra alcuni temi a lui cari, come le storie di briganti anti-risorgimentali de "Il sorriso di Michela" (dedicato alla figura della brigantessa Michelina De Cesare) o "Ninco Nanco" (il brigante lucano). E ancora "Mille", che rivisita, su musica di Carlo D'Angiò, l'epopea garibaldina chiedendosi se parte della storia non sia stata insabbiata; "Si va!" dedicato alla migrazione italiana alla fine dell'Ottocento e la title-track che ribalta il luogo comune del Sud rassegnato e vittimista.
Un grande Bennato ed, una Palermo che avanza nei processi culturali.